Ogni progettista nel momento in cui si trova a realizzare un disegno tecnico è sempre assalito dai dubbi su qual è la tipologia di tolleranze più utile da utilizzare. Quasi sempre le tolleranze geometriche e quelle dimensionali convivono in un disegno tecnico senza una logica ben precisa, inserite con lo scopo di rendere il prodotto in qualche modo fabbricabile.
Il risultato è quasi sempre un disegno ambiguo: alla lettura può fornire diverse interpretazioni con conseguenti fraintendimenti, problematiche, scarti, rilavorazioni, gestione delle non conformità, analisi di accettazione in deroga, ecc.
Aspetti che invece di fluire in modo ordinato durante lo sviluppo prodotto creano entropia nell’organizzazione aziendale, nascondendo sprechi di tempo e denaro troppo spesso sottovalutati.
In questo breve articolo vogliamo approfondire gli aspetti principali che differenziano le tolleranze geometriche da quelle dimensionali e i motivi per cui le prime dovrebbero essere preferite alle seconde quando possibile.